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Isabella Berardi
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Scarpe con il cinturino: quali scegliere per evitare l’effetto “salsiccia”.
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Scarpe&borse

Scarpe con il cinturino: quali scegliere per evitare l’effetto “salsiccia”.

La primavera sta arrivando, le giornate si allungano e diventano più calde: ho voglia di cose nuove, leggere, femminili, di abbandonare cappotti e biker pesanti. Tra le cose che amo di più ci sono le scarpe con il cinturino, che quest’anno saranno in gran tendenza. Ma attenzione a scegliere il modello giusto, sennò l’effetto “salsiccia” è assicurato.

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Le mie Repetto T-Bar color corallo

Le scarpe con il cinturino si possono suddividere in tre categorie:

  • quelle classiche con cinturino alla caviglia;
  • le Mary Jane che hanno il cinturino più basso rispetto alla caviglia, a circa un terzo del piede;
  • le T-Bar che generalmente hanno il cinturino orizzontale in posizione più bassa rispetto alla caviglia  e un ulteriore fascetta  verticale che si riallaccia a questo cinturino.

Come molte donne della mia età – sono a circa un mese dai mitici “quaranta”- le mie gambe con l’arrivo del caldo tendono a diventare pesanti e un po’ gonfiette. Il problema è sotto controllo grazie al pilates, alimentazione più o meno sana e creme adeguate ma comunque c’è e in certi periodi dell’anno, soprattutto quelli caldi, si accentua.

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Le mie Mary Jane Galieti

Delle tre categorie di scarpe che ho citato sopra,  la più pericolosa in assoluto, se soffri di caviglie gonfie, è la prima, perché il cinturino va proprio a evidenziare il punto dove le caviglie potrebbero essere più grosse. Il problema si accentua maggiormente con quelle con il cinturino a fascia, che potrebbe essere alto anche oltre 5 cm . Questo modello richiede veramente caviglie sottilissime.

Altra cosa per chi ha il piede che tende a gonfiarsi: no ai modelli in finta pelle, che non prenderanno mai la forma del piede. La pelle ha il vantaggio di “lasciarsi andare”un pochino e prendere la forma del piede, accogliendo anche eventuali ingrossamenti.

Via libera invece agli altri due modelli:

  • le Mary Jane devono il nome a “Buster Brown”, un fumetto pubblicato a partire dal 1902. Mary Jane era la fidanzatina del protagonista e indossava proprio questo modello di scarpe. Sono simili a quelle indossate dai bambini e per questo le associo sempre a sentimenti di innocenza, bontà, tenerezza, fanciullezza che vado ad accentuare con un outfit vintage o a scardinare completamente con jeans strappati.
  • la T-Bar, che io associo sempre al tango, alla passione, ad una certa eleganza sudamericana anni Quaranta.

Come indossarle

In questa stagione ancora tiepida mi piace indossarle con calzini corti, magari in lurex o con decorazioni.

Se vuoi ottenere un look vintage, indossa le Mary Jane con una gonna a ruota e un minicardigan in cotone o lana a seconda della stagione e un foularino al collo.

Se invece vuoi contrastare l’aspetto baby delle Mary Jane, provale con i jeans boyfriend, magari con rotture e una t-shirt bianca. Sono perfette anche con gli abitini a trapezio stile anni Sessanta: così indossate sono molto bon-ton. Qui sotto le mie Mary Jane Galieti con cappottino AnnaCristy Milano, entrambi presi su QVC Italia, e jeans boyfriend  Twin-Set Simona Barbieri.

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Le  T-bar mi piacciono perché comunque aggiungono un tocco vintage e signorile al look: qui sotto le indosso con un cappottino stile Chanel e un vestito anni Quaranta. Sono perfette anche con jeans e blazer però.

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Tu che versione sceglieresti?

Sull'autrice

Sono Isabella Berardi e, dal 2015, svolgo la professione più bella del mondo: la social media manager.
Con i miei percorsi formativi e con consulenze personalizzate, aiuto i piccoli brand creativi del settore moda, accessori, food, wellness e yoga a comunicare meglio la propria attività ed eccellenza sui social network e nel mondo digitale.
Se parti da zero, quindi, sei nel posto giusto!

error: Buongiorno, questo contenuto è protetto, spero che capirai, ma non voglio che le mie immagini girino senza il mio consenso. Grazie di cuore