All’alba dei miei 41 anni, posso dire di averle provate tutte per superare la prova costume: creme, attrezzi, intrugli, beveroni, fanghi, ginnastica, saunette, iniezioni… tutto insomma! Eppure qualsiasi metodo, anche quello più performante, doveva scontrarsi con la cosa più resistente: la visione di me che stava nella mia mente.
La mia storia d’amore e d’ombra con la cellulite
Io la cellulite l’ho sempre avuta. La ricordo a 13 anni, ero magrissima eppure sulle cosce lei faceva già capolino. Poi a 17, quando pesavo quasi 70 kg, ed ero definita da tutti “un’adolescente cicciona”, lei c’era. A 24, quando le cose con il mio primo fidanzato ufficiale iniziavano ad andare veramente male, lei mi era vicina.
Dai 30 in su, è stata una battaglia ogni volta che mi mettevo il costume. Per me andare al mare era un incubo. Qualsiasi occasione che prevedesse lo spogliarsi e mettersi in costume per me era una tortura. Non sono andata al mare per anni perché non ero sicura di me.
Per un paio d’anni ho fatto persino la mesoterapia.
Un anno addirittura in vacanza in Thailandia avevo abbinato mesoterapia qui in Italia e massaggi tutti i giorni da un’ora sulla meravigliosa Isola di Koh Samui che mi ospitava per le ferie.
Quando guardo ora le mie foto di allora – era prima che nascesse mia figlia – mi vedo quasi perfetta. Eppure allora non mi percepivo così. Ho fatto la pestifera per tutta la vacanza, rendendo insopportabile a chi mi era accanto andare in spiaggia in quel paradiso terrestre.
Cellulite: copriva le mie insofferenze
Forse in molti momenti della mia vita, la cellulite è stata una scusante che ha nascosto altri tipi di insofferenze più profonde.
Come scrivevo qualche riga sopra, quando stavo per lasciare il mio storico fidanzato Federico (è un nome di fantasia) perché sentivo il bisogno di stare con una persona che veramente mi apprezzasse per quello che ero, sentirmi insofferente per la cellulite era un modo di spostare il problema.
Mi lamentavo della cellulite per non affrontare la situazione.
Come combattere la cellulite: nuovi pensieri dentro di me
Da un paio di stagioni però la musica è cambiata: forse sarà la consapevolezza che quarant’anni sono un’età di passaggio. Che non ho più davanti a me quel tempo ardente, eterno e spensierato di quando ero giovane. Che non ho più tempo per sperare che le cose cambieranno, che arriverà il giorno in cui sarò perfetta, una perfetta taglia 40 con dei perfetti capelli senza doppie punte e dei perfetti glutei.
Non lo sarò mai. E forse della perfezione ora non mi interessa niente. Alla fine, delle persone che amo, amo più le imperfezioni e i difetti che il resto.
Non ci sarà un’altro tempo per godermi le cose che mi circondano e le situazioni che mi trovo a vivere.
No. Non c’è più tempo. Voglio concentrarmi sul presente e viverlo nel modo più pieno possibile, vivendo esperienze e facendo tesoro di ogni attimo.
Come combattere la cellulite: la mia routine mentale
Per questo quando mi prende la paranoia di non essere perfetta, di avere le cosce troppo grosse, del fatto che certe volte non mi salgono i vestiti che solo un mese fa mi andavano bene, che quest’anno non sono stata costante con la ginnastica perché la labirintite mi ha impedito di fare sport per molto tempo… quando inizio a fare la lagna dentro di me pensando a tutte queste cose penso…
Penso al mio percorso di vita, a come è stato difficile raggiungere certi traguardi, quando lavoravo a tempo pieno e studiavo all’Università per evitare di rimanere la “ragazze delle fotocopie” per sempre.
Penso a quando mi sono laureata. A quando, faticosamente, ho cambiato lavoro, nonostante i miei genitori mi dicessero di “non lasciare un posto a tempo indeterminato”, per trovare qualcosa che mi desse più soddisfazioni.
Penso a tutte queste cose e aggiungo…
“Possono 15 centimetri di pelle rovinarmi la giornata? Possono rovinarmi la gioia di vivere pienamente questo momento con le persone che amo? Possono togliermi il gusto di godermi pienamente questo sole, queste onde, questo panorama?
Faccio un bel respiro mentre mi ripeto tutte queste cose, a occhi chiusi, visualizzando quei momenti e ripensando a come mi sentivo allora, riempiendomi di consapevolezza e di quelle energie positive.
Poi riapro gli occhi, e piena di queste belle cose motivanti, mi metto in costume ed esco. E ogni volta che mi vengono “brutti” pensieri mi concentro su quelle emozioni.
Non lascio che le emozioni negative prendano il controllo di me!
Scommetto che anche tu hai un sacco di sfide che hai vinto e di traguardi che hai raggiunto.
Pensa quindi agli ostacoli che hai superato e alle sfide che hai vinto. Concentrati su quelle, pensa alla forza che hai dimostrato negli anni.
In conclusione…
Questo non vuol dire che non curi il mio corpo durante l’anno: ho ripreso a fare pilates regolarmente, uso delle creme specifiche, tento di mangiare in modo sano.
Tutte cose che fanno bene allo spirito e non solo al corpo, però!
Nonostante tutto, dato che il lupo perde il pelo ma non il vizio, se non provo qualche novità ogni anno per la cellulite non sono felice… ho appena ricevuto delle coppette in silicone per massaggi contro la cellulite… ti farà sapere!
Spero, dal più profondo del cuore, che questo post ti sia stato utile per combattere le tue insicurezze.