Come vestirsi a 40 anni? Quali sono gli errori di stile da non fare? Queste sono alcune delle domande che mi fate più spesso, ed eccomi a scrivere un post che vi darà qualche indicazione utile al riguardo, con una serie di punti da tenere d’occhio.
Come vestirsi a quarant’anni: la nuda verità
Bene, se siete arrivate fin qui siete sicuramente interessate all’argomento: ora però spero di non deludervi perché sto per dirvene una grossa.
Non esistono indicazioni precise su come vestirsi a 40 anni.
o almeno non esistono indicazioni valide per tutte tipo “Niente più minigonna” oppure “niente jeans” o similari.
Ogni volta che si apre una rivista di moda c’è sempre un articolo dedicato a noi “anta” con la lista delle cose da non fare, che condizionano non solo noi, ma anche chi ci sta intorno.
Ancora oggi mi scrivono donne che mi dicono che la commessa del negozio gli ha sconsigliato di acquistare i jeans strappati perché ad una certa età “non stanno bene”.
Come vestirsi a 40 anni: parti da te stessa
Arrivate a 40 anni dovremmo avere una minima conoscenza di noi. Se non ce l’abbiamo… bè forse è il caso di iniziare a ripensare il rapporto con noi stesse, riflettendo su questa serie di punti che vi racconto qui sotto.
Ve lo dico in modo gentile, ovviamente: certe volte siamo travolte dagli impegni della vita e non si riesce materialmente a pensare a cosa ci piace veramente, a focalizzarlo e a farlo diventare qualcosa a cui tenere fede.
Oppure, più semplicemente, non abbiamo mai dato importanza alla moda, allo stile, alla cura della nostra persona e, arrivate ad una certa età, è invece un’esigenza che diventa impellente giorno dopo giorno.
Come vestirsi a 40 anni: gli errori da non fare
Gli errori più comuni nel campo dello stile dopo una certa età sono:
1. Sentirsi vecchie prima del tempo: i quarant’anni di adesso non sono i 40 anni di una volta. Spesso alcune di noi diventano mamme proprio in questo decennio, molte di noi iniziano ad avere un’indipendenza economica proprio a questa età.
Io, personalmente, mi sento una forza e un’energia che negli anni precedenti non avevo, pur conservando tutte le mie sicurezze pseudo-adolescenziali.
Non ho più paura di mostrarmi, di mettermi in costume davanti agli altri, accetto le mie imperfezioni, pur lottandoci sempre e facendo di tutto per minimizzarle ed essere la migliore versione di me stessa.
Quarant’anni, ma anche 50, non sono più sinonimo di essere “sfiorite”, ma di entrare come splendidi fiori in una nuova fase della propria vita da godere appieno.
2. Non avere una chiara idea di sé e dei propri gusti: se hai quarant’anni vuol dire che hai passato un bel po’ di tempo in compagnia di te stessa. Devi per forza avere un’idea di cosa ti piace o no, indipendentemente dalla moda e dai trend del momento.
Cosa ti piace? Quale stile fa battere il tuo cuore? Quali sono i colori che ti piacciono e, nel contempo, ti valorizzano?
Tutto quello che compri e indossi che non ti piace, e lo fai solo per correre dietro alla moda, o alle commesse che ti spingono ad acquistare, probabilmente sarà un passo falso.
Non esistono capi per i giovani e per le “vecchie” (io mi metto in questa seconda categoria, of course!): se amiamo uno stile, se lo sentiamo nostro, sarà perfetto indossato su di noi, indipendentemente dall’età.
3. Non conoscere i nostri punti di forza, ovvero se hai delle belle gambe, i pantaloncini li puoi mettere. Chi lo dice che a quarant’anni e oltre non si possono mettere pantaloncini, minigonne e varie? Dipende dal contesto (fondamentale), dal garbo con cui indossiamo le cose e dal nostro fisico.
Ci sono donne che sono più toniche ora che a 20 anni: hanno fisici e gambe favolose, e le valorizzano mettendo un bellissimo shorts di jeans per una festa su una spiaggia.
Questo non vuol dire indossarli in luoghi istituzionali – Chiesa, Banche, Tribunali etc – magari come outfit da lavoro, ma saperli scegliere per i giusti contesti.
I 40 anni servono anche per “saper leggere” correttamente il luogo e il contesto in cui siamo e saper decodificare il giusto “dress code” da indossare, anche se non è scritto in modo implicito.
4. Non tenere in considerazione la propria body shape: capire la conformazione del nostro fisico è fondamentale per valorizzarci, a qualsiasi età. Se ho un fisico a clessidra, per valorizzarmi e sentirmi giovane, magari non sceglierò lo stile “over”, da rapper, perché non valorizza le mie curve e non evidenzia il punto vita.
Quindi mettere dei capi solo perché sono “di moda”, magari per avere un look più giovanile, senza tenere conto della body shape è un errore di stile.
5. Non considerare i propri colori amici: se hai la mia età, probabilmente hai già fatto parecchi repulisti dell’armadio eliminando certi “colorini” comprati solo perché erano in trend in quel periodo.
Per me, si tratta di certi rosa salmone, azzurrini e i colori pastello in generale.
I colori amici esistono, eccome se esistono: ti basterà fare una seduta di armocromia per capire la tua stagione di appartenenza e sapere quali sono i colori che ti valorizzano. Alla nostra età possiamo investire su una consulenza che ci dirà i colori giusti per noi.
6. Seguire troppo la moda: a quarant’anni dovremmo aver capito il nostro stile e non cambiare continuamente come falene impazzite. Questo non vuol dire non comprarsi più niente, ma prendere cose secondo un filo conduttore: quello, appunto, del nostro stile, dei vestiti che ci fanno stare bene.
Ogni volta tanto si può ovviamente sgarrare, ma lo stile deve rimanere. E’ un importantissimo segno di riconoscimento e personal branding.
7. Strizzarsi in vestiti che non sono più della propria taglia: questo capita molto più spesso di quello che pensate.
Quarant’anni sono il momento per accettare, e amare, un corpo che è cambiato per mille motivi: gravidanze, problemi di salute etcetc.
E per accettare anche di cambiare la taglia dei vestiti, se non ci vanno più bene. Nulla di peggio che avere addosso tutto il giorno un capo strizzato, con le cuciture che ci entrano nella carne e con i nostri rotolini che escono da tutte le parti.
8. Capelli lunghi o corti: spesso leggo che quarant’anni sono il momento giusto per “darci un taglio”.
Certe volte vorrei entrare nelle pagine di queste riviste, parlare direttamente con l’incauta giornalista e chiedere “chi l’ha detto?”.
Ci sono donne con capigliature lunghe e splendide anche over 40: vedi Afef, è la prima che mi viene in mente. Ve la immaginate con i capelli corti? Starebbe bene? No, quei capelli meravigliosi sono uno dei suoi punti di forza: tagliarli equivarrebbe a “depotenziare” parecchio la sua immagine.
Le parole d’ordine devono essere: 1) salute dei capelli 2) cura dei capelli 3) taglio adeguato alla nostra facial shape. Il resto è fuffa!
Come vestirsi a 40 anni: conclusioni
Ora, alcune indicazioni prevedono un certo lavoro su noi stesse, da fare in modo autonomo: cosa ci piace o non ci piace, qual è il nostro stile, quale abbigliamento ci può fare stare bene.
Per il resto, per capire la propria body shape, facial shape, armocromia e cose più tecniche è possibile richiedere anche una consulenza con esperti del settore, consulenti d’immagine, specialisti nel colore che saranno in grado di fare la differenza.
Ormai questi professionisti si trovano in quasi tutta Italia, e non sono più appannaggio delle sole grandi città. Sono consulenze “one shot”: una volta fatta una consulenza di armocromia è così per sempre, la nostra stagione non varia. Se vuoi formarti in questo settore, io consiglio la Image Consultant School di Annamaria Bianchi, che ho frequentato anche io.
Sono cose su cui vale la pena investire perché basta una seduta per avere parametri chiari che ci orienteranno nelle nostre scelte di stile.
Evitate il “fai da te”: lo dico senza volervi spingere in alcun modo ad acquistare i miei servizi (o quelli di qualche altra specialista). Troppe volte incontro donne convinte di essere clessidra, e poi sono mela, piuttosto che errori grossolani nella scelta della stagione di appartenenza dell’armocromia.
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