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Isabella Berardi
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Storytelling: rispondo alle domande della mia community
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Storytelling: rispondo alle domande della mia community

Storytelling: rispondo alle vostre domande - Isabella Berardi The Fashion Cherry Diary

L’argomento principale di questo post sarà lo storytelling: nel dettaglio, risponderò ad una serie di domande che la mia community mi ha posto su Instagram.

Prima di iniziare a rispondere alle vostre domande, chiariamo cos’è lo storytelling.

Ti ricordo che puoi ascoltare questo contenuto anche in formato podcast qui “Storytelling: rispondo alle domande della mia community”.

Storytelling: rispondo alle domande della mia community - Podcast Isabella Berardi The Fashion Cherry Diary

Lo storytelling è “semplicemente” l’arte di raccontare una storia. Il termine viene utilizzato in molti contesti, ma ha assunto una particolare importanza anche nel campo del marketing.

In questo settore, lo storytelling ci permette di costruire narrazioni coerenti e coinvolgenti per trasmettere il valore di un prodotto, di un servizio, di un’intera marca o di un personal brand.

Lo scopo è coinvolgere i consumatori a un livello emotivo e creare un legame più profondo tra loro e la marca o il prodotto.

Ricordati, come dico sempre, che le emozioni vendono. Ci sono tonnellate di studi scientifici al riguardo, quelli di Damasio per esempio.

Quindi, non dobbiamo immaginare storie tipo Cenerentola, Biancaneve etc, ma storie che ci aiuteranno a creare relazioni, emozioni e a vendere.

Vediamo le nostre domande.

Cinzia mi chiede “È necessario metterci la faccia?”

La mia risposta la sapete ed è sì. Metterci la faccia è fondamentale per creare quel clima di fiducia necessario alla vendita.

Vi fidereste e comprereste da chi non vedete mai?

Soprattutto in un settore così delicato come quello delle vendite online, dove gli italiani sono ancora diffidenti?

Apparire, parlare alla nostra community è fondamentale per creare legami solidi con le persone e renderci memorabili.

Non vuol dire che dobbiamo comparire sempre, in ogni post o in ogni reel: ma nel nostro feed dobbiamo essere sicuramente presenti.

Quanto deve essere lunga e approfondita la presentazione in stories e feed?

La presentazione deve essere legata al contesto in cui siamo.

Quindi se siamo su Instagram direi di stare nei 2200 e oltre caratteri a disposizione come testo per i post, e nei 90” per i reels.

Questo non vuol dire, però, che riusciremo ad attrarre l’attenzione di chi ci guarda, anche se ci atteniamo ai limiti delle piattaforme.

Per le stories, c’è un articolo specifivo, dove vi accompagno passo a passo nella creazione della vostra presentazione nelle stories. Lo trovi qui: “Come presentarsi nelle stories di Instagram”.

Eleonora mi dice “Non mi vengono le parole”

Questa è una cosa che capita, quindi non temere di non essere in grado di creare un buon storytelling.

La paura della pagina bianca può colpire anche gli scrittori più affermati. Il mio consiglio è quello di immaginare di avere una persona davanti e di iniziare a raccontargli di noi. Trascriviamo questa conversazione immaginaria e poi lavoriamo per migliorarla.

Importante, lo specifico anche nel corso dedicato allo storytelling (trovi tutte le info in calce all’articolo), la scrittura è un processo iterativo: non esiste il “buona la prima”.

Dobbiamo lavorare sui nostri testi aggiungendo parole evocative in linea con il nostro brand, metafore, e altre tecniche di scrittura creativa per arrivare al risultato desiderato, oltre a gancio iniziale e call to action.

Come intrigare le persone con i racconti e farle interagire? Questa è la domanda di Leda

Qui stiamo parlando di 2 cose diverse: intrigare le persone è la prima ed è differente dalla seconda: farle interagire.

Non è detto che il fine di una storia sia far interagire le persone, se per interazione intendiamo like e commenti. Può succedere sicuramente ma potrebbe non essere l’obiettivo primario.

Considera le storie che racconterai alla tua community su di te, sui tuoi prodotti o servizi come semini che pianti e che faranno crescere la pianta della tua autorevolezza. O che ti aiuteranno a stringere legami più forti con le persone. O che porteranno ad un aumento del valore percepito di ciò che vendi, e quindi alla possibilità di uscire con prezzi più alti.

Le persone potrebbero leggere e memorizzare. Non necessariamente interagire. Anche se anche questo è possibile.

A livello di intrigare le persone, le storie di per sé hanno questo potere magico, se sono buone storie, ovviamente. Per buone intendo 1) essere storie rilevanti per il tuo pubblico di riferimento 2) essere costruite con una solida struttura narrativa

Conviene farlo sulle Stories e se si tutto in una sola giornata? Mi chiede Alessandra

Puoi farlo in ogni mezzo che hai a disposizione: un blog post, il feed di Instagram, un video sul canale YouTube, le stories.

Riguardo alla frequenza, va fatto con cadenza regolare. Non è che se raccontiamo una volta la nostra Origin Story, questa è una delle 9 storie che dovrete scrivere come esercizio della masterclass, siamo esentate per sempre dal raccontarla ancora.

Le persone sui social sono distratte. Dobbiamo reiterare i messaggi chiave per essere sicuri che vengano compresi e memorizzati.

Quindi: lo puoi sicuramente fare nelle stories e tutto in una giornata, ma poi da quel materiale crea un post, un reel, un blog post, un podcast, quello che hai a disposizione, che utilizzerai poi a distanza di qualche mese.

C’è una durata da rispettare? Questa è la domanda di Barbara

Tecnicamente no, gli unici limiti sono quelli imposti dalle piattaforme. Non temere di essere troppo prolissa: se il nostro testo o video è interessante e ha ritmo le persone lo consumeranno fino alla fine.

Nei social c’è il falso mito della brevità. Non è vero che i testi lunghi non vengono letti. A patto che scriviamo cose interessanti per il nostro pubblico di riferimento.

Io faccio laminazione ciglia, e trucco semipermanente. Come fare storytelling? Facendo vedere le varie fasi del lavoro o altro?

La risposta è nì.

Puoi sicuramente far vedere le varie fasi del lavoro, ma devi raccontarle come fossero una storia, con una struttura narrativa specifica quindi parti da un inizio, dove racconti quello che fai, introduci una fase di conflitto, magari raccontando le altre tecniche che hai deciso di non seguire perché per te non danno buoni risultati e, poi, arrivi alla chiusura, spiegando il tuo punto d’arrivo.

Aurora mi chiede: “Non mi va di mettere in mostra vita e sentimenti, posso fare solo approfondimenti professionali?”

Sì, decisamente. Fare storytelling non vuol dire mettere in piazza la nostra privacy.

Io sui social vi faccio vedere tantissimo della mia vita professionale e anche non professionale, i vestiti, gli eventi a cui vado etcetc.

Ci sono altre cose che non vedete: per esempio, io sono sposata ma mio marito, che odia i social, non si vede mai. È una scelta e va bene così.

L’importante è non confondere storytelling con ambito privato. Sono due cose differenti: puoi fare storytelling solo di te stessa come professionista o su ciò che vendi

Se hai difficoltà, scopri il corso “Storytelling per piccoli brand”

C’è il mio corso “Storytelling per piccoli brand: vendi di più e renditi memorabile con le tue storie”.

Oltre a tutta la parte teorica, dedicata a come creare una struttura narrativa solida ad efficace, oltre ad approfondire elementi di scrittura creativa, c’è una ricca serie di esercizi dove dovrai scrivere, con le mie dettagliate spiegazioni ben 9 storie.

Ho chiamato questa parte il “quadrato magico” perché lavoreremo sulla creazione di 9 storie su di noi come professioniste e sui nostri prodotti o servizi.

Vedremo anche come trasformare le nostre storie in post social, con una ricca serie di esempi specifici per chi è sui social per vendere.

Avrai quindi a disposizione tantissime storie da usare sui tuoi social per emozionare le persone, creare connessione con la tua community e vendere utilizzando storie ed emozioni. Anche se parti da zero e non sei una scrittrice professionista.

Sulla landing page della masterclass c’è anche un video gratuito che ti aiuterà a scrivere fin da subito una storia per i tuoi prodotti/servizi. Così puoi anche vedere se ti piace.

Ti ricordo che ogni lunedì sul mio account Instagram, nelle stories, c’è aperto il box domande. Rispondo sempre a tutti. Se hai, quindi, dubbi, ti aspetto su Instagram!

 

Sull'autrice

Sono Isabella Berardi e, dal 2015, svolgo la professione più bella del mondo: la social media manager.
Con i miei percorsi formativi e con consulenze personalizzate, aiuto i piccoli brand creativi del settore moda, accessori, food, wellness e yoga a comunicare meglio la propria attività ed eccellenza sui social network e nel mondo digitale.
Se parti da zero, quindi, sei nel posto giusto!

error: Buongiorno, questo contenuto è protetto, spero che capirai, ma non voglio che le mie immagini girino senza il mio consenso. Grazie di cuore